venerdì 22 febbraio 2013

Piani di rientro. Quasi tutte le Regioni rimandate all’ultima verifica. Lazio in ritardo...

Lazio.Il risultato di gestione per l’anno 2012 si stima possa registrare un disavanzo prima delle coperture di 780 mln di euro. Tavolo e Comitato segnalano come la realizzazione del Piano sta avvenendo con notevoli ritardo. No a spettanze residue.

Il 14 novembre 2012 si è svolta la verifica trimestrale della Regione Lazio, avente ad oggetto la verifica dell’attuazione del Piano di riqualificazione del Servizio Sanitario Regionale e l’aggiornamento della verifica degli adempimenti, della situazione debitoria e dell’analisi dell’andamento del II trimestre 2012.

Per quanto concerne l’attuazione del Piano di rientro, Tavolo e Comitato hanno valutato come in merito all’organizzazione della rete assistenziale non sia più procrastinabile la predisposizione di un atto complessivo di programmazione, al fine di dare evidenza a tutte le variazioni intervenute, tenendo in considerazione le disposizioni della Legge Balduzzi, e le indicazioni che perverranno attraverso l’emanando regolamento sugli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. Richiesta anche la completa attuazione delle reti assistenziali di specialità.

Per quanto riguarda invece la rete ospedaliera,è stata chiesta la predisposizione di una relazione di aggiornamento puntuale sull’attuazione delle riconversioni, nonché di conoscere le iniziative e le decisioni della struttura commissariale rispetto alle sentenze che hanno dichiarato illegittima la disattivazione di alcune strutture, anche al fine di mantenere la coerenza con la programmazione regionale ed il complessivo rispetto degli standard nazionali sui posti letto
Sempre sulla dotazione dei posti letto in ambito residenziale e semiresidenziale, si è ritenuta necessaria una revisione complessiva, funzionale al riequilibrio fra posti letto dedicati alla riabilitazione (in eccesso) e posti letto dedicati a persone non autosufficienti, anche anziane (fortemente in difetto), tenendo conto del fabbisogno assistenziale che emerge dalla popolazione;
Tavolo e Comitato hanno poi evidenziato il persistere dei ritardi in merito al processo di accreditamento e hanno chiesto un aggiornamento puntuale sullo stato di attuazione dello stesso, che dia anche evidenza del rispetto della normativa nazionale e del fabbisogno assistenziale.

Anche sulla governance del settore dei rapporti con gli erogatori privati permangono. I tavoli, quindi, hanno chiesto di ricevere una relazione unitaria e complessiva, che ricostruisca il quadro generale di riferimento, che dia riscontro a tutte le osservazioni rese dai Ministeri affiancanti e che dia evidenza del percorso attuato per rispondere al DL 95/2012.

Rilevate anche, nel periodo in esame, difficoltà nei rapporti di collaborazione tra la struttura commissariale e l’apparato tecnico-giuridico regionale tali da poter compromettere l’effettiva attuazione degli interventi previsti dal Piano di rientro.
Dai dati di II trimestre 2012, scontando gli effetti del dl 95/2012 tranne che per l’intervento sui tetti di spesa e l’intervento sui beni e servizi, è stato stimato un risultato di gestione per l’anno 2012 che porta ad un disavanzo prima delle coperture di 780 mln di euro. Alla luce delle risultanze della riunione si è ritenuto non possibile procedere ad erogare le spettanze residue.

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